Da molti anni, su iniziativa di Grover Norquist, il think tank Americans for Tax Reform chiede un impegno antitasse preventivo (“pledge”) ai candidati statunitensi a livello nazionale e locale, affinché non votino per nessun tipo di aumento fiscale. Si tratta di una iniziativa alla quale ormai aderiscono, rispettandola scrupolosamente, centinaia di candidati e di eletti, non solo repubblicani. Qui da noi, meritoriamente, il Tea Party Italia propose un esperimento analogo nel 2013.
Mercatus decide oggi di rilanciare l’idea, proponendola sia ai parlamentari attualmente in carica, sia ai candidati alle elezioni di ogni ordine e grado. L’impegno principale è quello di non approvare mai aumenti di tasse. E’ naturalmente incoraggiato un ulteriore impegno a promuovere a livello nazionale consistenti riduzioni di imposizione fiscale e tributaria, e a tendere a livello regionale e locale all’azzeramento nel tempo delle imposizioni addizionali.
Daremo conto delle adesioni, e naturalmente vigileremo sul rispetto dell’impegno da parte dei firmatari.
Ecco il pledge, semplice ed essenziale: “Io sottoscritto/a…eletto/a presso…(oppure candidato/a a…) mi impegno a non votare provvedimenti e norme che comportino aumenti di imposte, tasse e tributi”.